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lunedì 11 ottobre 2010

Enter Sandman - Metallica


 Alla fine degli anni '70, epoca d'uscita di Saturday Night Fever (1977) la mia unica passione era (come, del resto, per quasi tutti i giovani dell'epoca) la discoteca, fenomeno che - mai come in quel periodo - fu caratterizzato da una vera follia collettiva.


I Jethro Tull in concerto (2006)
I miei gusti musicali invece restavano legati (e come poteva essere diversamente ?) al genere progressive del Banco (detto anche - inizialmente - del Mutuo Soccorso), della PFM (già, alla Premiata), dei Jethro Tull (con il loro flautista magico Ian Scott Anderson ed il cui originale nome pochi sanno che derivava da un omonimo agronomo ed inventore ingrese del 1700), ai Led Zeppelin e - soprattutto - ai Deep Purple.

Figuriamoci quindi se - forte di questa consolidata cultura musicale (innegabilmente figlia dell'incredibile effervescenza passionale per la musica che caratterizzava tutta la gioventù dell'epoca) - potevo dare importanza e credito ad un gruppo che stava pian piano cominciando a far presa sui più giovani nell'ambito del metal rock, dai più, considerata evoluzione commerciale del tanto amato hard rock britannico.


I Metallica a Londra (2008).
 Fu quindi per me una scoperta quando - in tempi più recenti - girovagando dentro un grande centro commerciale, passai davanti ad un grande schermo televisivo che proponeva un concerto Live. Fui subito colpito dal sound pieno, intenso e trascinante e - dopo un pò - chiesi informazioni ad un addetto del settore che, quasi meravigliato dalla mia domanda, mi rispose: ma sono i Metallica !
Entrato in confidenza, mi consigliò di ascoltare quello che riteneva essere il loro miglior lavoro e che - con non molta fantasia - portava il loro nome.

Ormai convinto di aver (un pò in ritardo) scoperto delle sonorità trascinanti, mi misi subito alla ricerca di quest'album e per uno come me - abituato ad ascoltare all'infinito lo storico riff di "smoke on the water" dei Purple, fu emozionante percepire l'approccio di chitarra acustica di Enter Sandman (Entra il signore dei sogni) al quale dopo poco si contrappone il potentissimo attacco della batteria di Lars Ulrich ed il successivo graffio rock della chitarra di James Hetfield.

La canzone, che tutt'oggi occupa la ventiduesima posizione nella classifica delle 40 migliori canzoni metal di tutti i tempi,  parla delle paure di un bamino che teme di addormentarsi per colpa degli incubi. Tra l'altro, nella parte finale del brano, Hetfield recita - assieme ad un ragazzino - una tipica preghiera anglosassone per bambini: "Now I lay me down to sleep".

Peraltro, la canzone era stata inizialmente creata come theme song per il wrestler Jim Fullington, in arte appunto The Sandman.


Se volete approfondire ulteriormente, in calce ho riportato la traduzione italiana del testo.


Augurandomi che - oltre al gruppo - vi piaccia il brano, vi auguro buon ascolto e ve ne propongo ben quattro versioni, alle quali potrete accedere cliccando sui link sottostanti:

Live in USSR:

hMetallica - Concerto alla London Arena (2008)ttp://www.youtube.com/watch?v=1QP-SIW6iKY&feature=artist



Live in Summer Sanitarium Tour (2003):

http://www.youtube.com/watch?v=otuCPqrGd0Q


Live Smooth Jazz Version:

http://www.youtube.com/watch?v=OBmM79YadYM&feature=player_embedded


Live in versone sinfonica eseguita con la San Francisco Shympony (1999)

http://www.youtube.com/watch?v=tFDNK-4Z7TI

Entra il signore dei sogni

Dì le tue preghiere, piccolo
Non dimenticare, figlio mio,
Di includere tutti


Mettiti sotto le coperte, calde dentro
Liberati dai tuoi peccati
Fino a quando giungerà l'omino del sonno


Dormi con un occhio aperto
Stringendo forte il tuo cuscino


Esci luce
Vieni notte
Prendi la mia mano
Siamo giunti sulla terra che non esiste


Qualcosa è sbagliato, spegni la luce
Pensieri seri stasera
E non sono bianchi come la neve


Sogni di guerra, sogni di bugiardi
Sogni di fuoco di drago
E di cose che mordono


Dormi con un occhio aperto
Stringendo forte il tuo cuscino


Esci luce
Vieni notte
Prendi la mia mano
Siamo giunti sulla terra che non esiste


Adesso mi stendo a dormire
Prego il Signore di vegliare sulla mia anima
Se dovessi morire prima di svegliarmi
Prego il Signore di prendersi la mia anima


Silenzio piccolino, non dire una parola
E non fregartene di quel rumore che hai sentito
E' solo la bestia sotto il tuo letto
Nel tuo cassetto, nella tua testa


Esci luce
Vieni notte
Granello di sabbia


Esci luce
Vieni notte
Prendi la mia mano
Siamo giunti sulla terra che non esiste

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